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Servizio interpreti: quanto anticipo serve per richiederlo
Organizzare un servizio di interpreti richiede attenzione, visione d’insieme e – soprattutto – il giusto anticipo. Sì, ma quanto? Non c’è una risposta unilaterale a questa domanda, dal momento che si tratta di creare un’équipe su misura, in linea con le caratteristiche del singolo evento.
Le variabili possono essere molteplici e intervengono sia a livello linguistico che tecnico, andando oltre la necessità di assicurarsi l’operato di una figura che conosce in maniera approfondita una determinata lingua. Analizziamo insieme l’argomento.
Perché un servizio di interpreti dovrebbe sempre essere su misura
Quando si richiede un servizio di interpreti non si tratta mai di qualcosa di “standardizzato”, ma sempre di equipe a misura del singolo evento. Ogni manifestazione presenta una terminologia di riferimento, una propria identità, persino un certo ritmo.
La questione dell’anticipo non è soggetta dunque a dinamiche di ordine generale, quanto piuttosto di natura particolare, da inquadrare in relazione alla specificità dell’evento e al suo contesto. Occorre poi considerare se optare per un’interpretazione consecutiva oppure simultanea, in presenza oppure da remoto. Tutti elementi che influiscono sulla preparazione dell’interprete e sul tipo di supporto di cui necessita per svolgere il proprio operato.
Non esistono interpreti adatti a tutti i contesti. La specializzazione, in un servizio di alto livello, è un fattore chiave e che fa sempre la differenza. Un motivo in più per rivolgersi a un’associazione di interpreti in grado di individuare non solo le figure giuste, ma esporre le tempistiche fattivamente necessarie per garantire una comunicazione all’altezza della manifestazione.
Quanto anticipo indicare nelle condizioni contrattuali di un servizio di interpreti? I fattori da valutare
I fattori da considerare, in merito all’anticipo con cui è opportuno rivolgersi a un servizio di interpreti, sono diversi. Ecco alcune domande da porsi e gli aspetti da valutare con più attenzione:
- l’interprete deve effettuare una trasferta? Se è davvero così, i tempi tendono a essere più lunghi rispetto a un incarico da remoto. Occorre, infatti, organizzare il viaggio, predisporre l’alloggio, ecc;
- l’interprete ha già preso impegni per quella data? Se si desidera assicurarsi l’operato di un professionista in particolare, perché specializzato in un certo tipo di servizio, come può essere nel caso di eventi legati ai diritti umani o all’ambito medicale, può essere necessario valutare un anticipo maggiore;
- qual è il livello di complessità dei contenuti? Non si tratta soltanto di una questione di disponibilità in agenda dell’interprete. In presenza di un evento tecnico, è importante che il professionista abbia il tempo per prepararsi in maniera adeguata. Per effettuare uno studio approfondito, come quello richiesto ad esempio in un contesto come Focus On PCB, occorrono minimo dieci giorni;
- quale supporto tecnico richiede l’evento? Questo aspetto vale specialmente negli eventi da remoto, dove è fondamentale predisporre in anticipo l’operato di tecnici che intervengono presso la location da cui lavora l’interprete e altri che curano la regia dell’evento. Inoltre, è buona prassi testare la piattaforma, nell’ottica di verificare che tutto funzioni alla perfezione.
Nell’interpretariato è fondamentale che i professionisti abbiano il tempo necessario per studiare, e dunque per ricevere in tempo la documentazione e le necessarie informazioni da parte del cliente. Qualcosa che non sempre avviene, eppure si rivela di cruciale importanza nell’ottica di assicurare un risultato finale ottimale.
L’importanza dell’anticipo anche nel caso di un servizio di traduttori
Quanto analizzato finora si applica anche ai traduttori, che necessitano di un anticipo opportuno per studiare le dinamiche dell’elaborato e le tecniche di volta in volta da adoperare.
Occorre considerare che un traduttore non si limita a trasporre le parole da una lingua all’altra: fa ricerche sul tema, a volte sull’autore dello script originale – cosa che avviene in particolare in ambito editoriale – nonché su altri testi redatti sull’argomento.
Per fare una buona traduzione c’è bisogno di tempo per studiare e approfondire adeguatamente gli argomenti e i contesti. Ma anche di tempo per la revisione, soprattutto se la traduzione è voluminosa e divisa tra diversi traduttori. In questo caso la revisione dovrà uniformare stile e terminologia.
L’anticipo serve quindi per consentire al singolo professionista di garantire un “lavoro fatto bene” e allo stesso tempo per definire una squadra ad hoc per l’evento, preventivando interpreti e traduttori, ma anche tecnici qualificati. Si tratta di una questione prima di tutto organizzativa, ma soprattutto dell’opportunità di “fare meglio”.
Non a caso la maggior parte delle manifestazioni in cui è prevista la continuità di un servizio di interpretazione/traduzione si attivano anche con un anno di anticipo: terminato un evento iniziano a lavorare fin da subito per quello dell’anno successivo. In ogni caso, non essendoci un “tempo di anticipo standard”, occorre concordarlo all’interno delle condizioni contrattuali di un servizio di interpreti, così da stabilire con la massima trasparenza necessità, compiti e tempi, appunto.
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credit: Freepik
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