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Perché rivolgersi a un interprete per il cinese a Milano
Secondo quanto riporta Il Post nel 2023 la popolazione cinese è calata, complici le politiche legate al controllo delle nascite balzate agli onori della cronaca. Parliamo, comunque, di un numero di persone pari a circa 1,409 miliardi, a cui bisogna aggiungerne molte di più. Si tratta, infatti, del più gruppo etnico più numeroso su scala mondiale.
Come è facile intuire, quindi, il cinese rappresenta la lingua madre di moltissimi individui e, in seguito al boom economico dello Stato dell’Asia Orientale, si è affermato anche come lingua commerciale e nel settore turistico.
Per tutti questi motivi sono molteplici i contesti in cui può rivelarsi necessario assicurarsi le competenze di un interprete cinese-italiano a Milano, città tra le più importanti a livello internazionale in molteplici settori dell’economia e della cultura. Scopriamo quali sono i requisiti che si rivela imprescindibile valutare.
In quali ambiti lavora un interprete per il cinese
Un interprete per il cinese lavora soprattutto nelle mansioni che seguono, le stesse per le quali può essere necessario contattarne uno. Nel dettaglio:
- traduttore;
- traduttore simultaneo;
- interprete specializzato in tecniche quali interpretazione simultanea, consecutiva e chuchotage;
- all’interno di un ufficio stampa o del comparto import-export;
- in ambito turistico, dove dovrà saper padroneggiare il Sistema Bidule;
- in altri settori dell’economia, come ad esempio i contesti internazionali della politica o del commercio.
Oltre ad avere competenze tecniche di alto livello, un interprete di lingua cinese dovrà conoscere in maniera approfondita il contesto in cui opera nonché le dinamiche tipicamente culturali. Inutile dire che gli usi e i costumi in Cina sono molto diversi rispetto a quelli dell’Italia.
Il percorso di studi di un interprete cinese-italiano
Un interprete cinese-italiano dovrebbe aver conseguito una laurea – perlomeno triennale, ma meglio magistrale o integrata da un biennio di Master – così da apprendere non solo tutto ciò che ruota intorno alla lingua, sia scritta che orale: grammatica, sintassi e pronuncia, ma anche le competenze e le tecniche fondamentali per svolgere la mansione di interprete e traduttore. Tra le Università di spicco in Italia segnaliamo quelle di Torino, Siena, Venezia, Napoli e Milano.
Non mancano poi le scuole di interpreti e traduttori, la più conosciuta delle quali è certamente la Civica Scuola Interpreti e Traduttori Altiero Spinelli di Milano, dove insegnano alcuni dei soci di AMI come Valeria Zanconato, seppur non per il cinese.
Il professionista dovrà poi aver soggiornato in Cina con una certa regolarità, non diversamente da quanto accade per le altre lingue straniere: trascorrere del tempo nel paese dove la lingua viene parlata, conoscerne a fondo la cultura, gli usi e i costumi, le particolarità e le consuetudini, appare imprescindibile.
Meglio un madrelingua cinese, oppure no?
Per il cinese spesso si tendono a preferire traduttori e interpreti madrelingua, ma siamo sicuri che sia davvero la scelta migliore? Dipende dal contesto e da cosa si richiede al professionista: la questione presenta le medesime dinamiche delle altre lingue straniere come inglese, francese o spagnolo, per citarne alcune.
L’importante è che l’interprete per il cinese padroneggi perfettamente l’italiano, oltre che il cinese, dal momento che dovrà comunicare in entrambe le lingue con le medesime competenze.
Pertanto, se l’ambito della traduzione ha ormai dinamiche piuttosto codificate da anni, la stessa cosa non si può dire dell’interpretariato: un settore in costante evoluzione, anche a fronte dei percorsi spesso variegati conseguiti dai professionisti.
Gli interpreti e i traduttori italiani sono in genere particolarmente qualificati, grazie all’alto livello del sistema scolastico e universitario, nonché all’abitudine a soggiornare regolarmente in Cina. L’essenziale, a prescindere dalle origini e dalla provenienza geografica, è scegliere il professionista di volta in volta più qualificato.
Interprete cinese Milano: a chi rivolgersi
L’interprete per il cinese richiede, ancora di più che nel caso di altre lingue, quella che potremmo definire come vocazione, che andrà poi coltivata con una formazione costante, in base alla specializzazione di volta in volta conseguita.
Detto ciò, AMI presenta al suo internodiversi contatti con interpreti per il cinese a Milano, attivi anche in Lombardia e più in generale in Italia, qualificati e competenti. Al suo interno collaborano del resto persone con un alto livello professionale, in grado di lavorare sia in presenza che da remoto.
Desideri saperne di più sul modo di lavorare di AMI e delle competenze che deve avere un interprete per il cinese a Milano? Richiedi un preventivo o contattaci al numero 02 86 45 04 62 o alla mail ami@milanointerpreti.net
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